Vi riportiamo integralmente il comunicato della protezione civile che da alcuni suggerimenti su come evitare di rimanere bloccati sulla Palermo – Catania a causa del cedimento di un pilone di un viadotto
EDIT: Aggiunto in fondo ulteriore comunicato stampa di Anas
A seguito dei movimenti franosi che nel pomeriggio odierno hanno interessato le pile autostradali in corrispondenza del km 57+600 della A19 “Palermo – Catania” e che hanno reso necessaria la chiusura di entrambe le carreggiate dell’ autostrada A19 nel tratto compreso fra gli svincoli di “Scillato” e Tremonzelli”, di seguito si comunica l’itinerario alternativo predisposto dall’ANAS.
Itinerario alternativo:
>> in direzione Catania?:
Per il traffico diretto a Catania, uscita obbligatoria a Buonfornello sulla S.S. 113 o A20 “Palermo – Messina”
Il traffico diretto a Scillato proseguirà sulla A19, in direzione Catania, sino all’uscita obbligatoria presso lo svincolo di Scillato.
Si invita altrimenti a percorrere la SS120 dallo svincolo di Villabate fino a Caltanissetta e da lì rimettersi sulla A19
>> in direzione ?Palermo?:
Per il traffico fino a 3,5 T. diretto a Palermo, uscita obbligatoria a Tremonzelli, immissione sulla S.S. 120 in direzione Caltavuturo, Cerda sino alla S.S. 113 con ingresso in autostrada dagli svincoli
della A19 “Buonfornello” e “Agglomerato Industriale di Termini Imerese”
Per il traffico superiore a 3,5 T. diretto a Palermo, inversione di marcia obbligatoria presso lo svincolo di Resuttano.
Si avvisa, inoltre, la cittadinanza di non transitare lungo la Strada Provinciale n.24 nei pressi del viadotto “Scillato”.
L’Anas Spa ha comunicato che da lunedì 13 aprile riaprira’ al traffico veicolare la S.S. 643 Polizzi – Scillato che collega Polizzi Generosa allo svincolo autostradale di Scillato.
Il movimento franoso, che si è abbattuto sui piloni, era una cosa arcinota da oltre otto anni, ma la provincia a cui spettava prendere una decisione sul da farsi ha deciso…di non decidere. Ora noi paghiamo le conseguenze con un bel giro turistico di oltre un’ora sprecando tempo e soldi. Inefficienza politica ai massimi livelli, gente che dovrebbe andare a zappare la terra (con rispetto verso coloro i quali lo fanno per campare), non sanno fare altro che stare attaccati alle poltrone per lo stipendio, incapaci, ignoranti e collocati nei posti dirigenziali solo per mero gioco politico. Sono stufo di questa gente e incaxxato nero per la loro manifesta incapacità.
Ma che ca**o però!
Ed io ora come cavolo ci vado a Catania?
Le strade alternative se le sono inventate sulla carta. In pratica è una follia prendere la statale 120. Non si arriva più!
Ci vogliono notizie certe. Quando lo riapriranno???
Urgono le cinque corse ferroviarie previste per giugno da subito
Il problema è che i responsabili non pagano mai per i loro errori. Mai!
A cominciare dal popolo bue che a ogni tornata elettorale è pronto a rivotare i soliti quacquaracquà nella speranza di qualche favore.
In un’azienda privata un dirigente responsabile per un fatto del genere (in questo caso per non avere fatto nulla) verrebbe cacciato immediatamente a calci in culo. Da noi probabilmente riceveranno un premio produzione a fine anno e un bonus per l’ottimo lavoro svolto.
Notizie certe al momento non possono esserci…
Attendiamo le analisi fatti dai tecnici per avere tempi certi sui lavori da effettuare, ma sicuramente se ne parlerà almeno tra 6 mesi purtroppo…
Il punto è capire se è possibile un qualche intervento immediato che possa prevenire danni anche alla carreggiata in direzione Palermo, chiusa per precauzione, ma che potrebbe essere intatta, almeno per ora. Ma il tempo scorre veloce in questi casi, e potrebbe non volercene molto perché i danni si estendano anche a quest’altra carreggiata, se già non ci sono.
Ed ora si scopre pure che le strade alternative sono in uno stato pessimo pure loro, per mancanza di manutenzione. Raggiungere le due città importanti della Sicilia sarà molto difficile considerando che le ferrovie sono pure state abbandonate.
al limite si puo’ sempre fare il giro da messina…
che tristezza…
Io sono seriamente preoccupato.
Ho visto il servizio al TG. La carreggiata verso Catania praticamente non c’è più. Completamente ceduta e poggiata su quella direzione Palermo. E’ da abbattere.
La cosa da fare sarebbe la ricostruzione immediata. Io non voglio credere a quello che penso…
Poi, urge il potenziamento della ferrovia con treni praticamente no stop.
Assistiamo al probabile lassismo politico.
E’ arrivata la conferma.
Rimarrà chiusa anni.
Pare verranno potenziati i treni.
Speriamo che la Regione e le Ferrovie si decidano a ripristinare la ferrovia Palermo Catania con treni per quanto possibili veloci,magari fermando solo Termini, Caltanissetta Xirbi ,Enna,in modo da collegare Pa e CT in due ore e 45 (praticamente quanto il pulman scomodissimo),e in orario ragionevole,non solo alle 6 del mattino !!!come facevano prima allo scopo di obbligare la gente a prendere il pulman.Il treno si puo’ rendere appetibile,anche senza lAlta velocita’ per noi IMPOSSIBILE visto che da anni hanno abbandonato la ristrutturazione ferroviaria.
I primi e immediati interventi per evitare danni economici apocalittici per trasporti commerciali e turistici tra Palermo e Catania è, visto il percorso adesso obbligato di questi per Messina, la cancellazione di ogni tipo di pedaggio per i grandi mezzi, la defiscalizzazione della benzina e un qualche tipo di contributo ad autotrasportatori e linee turistiche e commerciali atto a dimezzare il costo del carburante tra Cefalù e Messina.
Ho sentito in televisione che il viadotto andrà abbattuto e ricostruito… Si stimano 10 anni di lavori… Che problema!!!
Tutto assolutamente e largamente previsto. Tutti sapevamo che prima o poi sulla Pa-Ct qualcosa sarebbe successo. Li c’è da fare un autostrada nuova!
E’ palesemente inutile continuare a sperare in riaperture varie o parziali, perché se mai riuscissero in tempo breve a buttare giù tutto quel viadotto e rifarlo da capo, ci sono decine di chilometri che a breve purtroppo faranno la stessa fine.
La cosa sconfortante che mai nessuno sarà ritenuto responsabile di quanto accaduto. Ed a piangere siamo sempre noi cittadini.
La Palermo/Messina/Catania potrebbe essere un’alternativa valida… se la Regione si accollasse il costo dei relativi pedaggi… Si potrebbe studiare un modo… Ma mi scappa da pensare a quelle aziende note, che collegano le due città, a mezzo Bus… Per quanto riguarda i pendolari, le Ferrovie, penso, abbiano già un piano alternativo.
Sará un duro colpo all’economia della nostra regione..complimenti a chi è responsabile di tutto ciò..Mi avete dato spunto per la mia tesi di laurea..Applicazione della teoria a reti di code. Il caso del viadotto palermo catania. Conseguenze economiche e possibili scenari futuri”.. amo la mia terra <3
dobbiamo dire grazie che non è crollata completamente che poteva fare tanti morti,
Nel ricordare la fu pa-ct vogliamo ricordarla citando le seguenti perle:
1) promessa di pappagone da pa a ct in mezz’ora.. A velocità supersonica con aereo di linea Ast
2) promessa del pappagone di livello superiore: mai più crolli di strade.. I responsabili pagheranno
3) idea geniale di istituire pedaggio sulla pa-ct xke anche i terroni devono pagare le autostrade adeguandosi agli standard del popolo del nord produttivo
Ps ora pappagone ed i suoi accoliti dovranno scorrazzare x la Sicilia con l’ elicottero. Dovremo sobbarcarci anche qualche indennità per il mal di volo ed il rischio che devono subire volando.
“Si invita altrimenti a percorrere la SS120 dallo svincolo di Villabate fino a Caltanissetta e da lì rimettersi sulla A19”
Inizialmente pensavo intendessero la c.d. “Palermo-Agrigento” (che sconsiglio sia per i lavori in corso fino a Lercara che per i limiti di velocità molto bassi) poi ho realizzato che quella è la SS121… A trarmi in inganno è stato il riferimento a Villabate, che non c’entra nulla con la SS120!!! Come riporta anche wikipedia, la 120 “inizia nei pressi della stazione di Cerda, a sette chilometri dal centro abitato di Cerda” quindi non ha senso uscire a Villabate. Si può prendere uscendo Termini Imerese.
Io comunque rimango del parere che, al momento, l’alternativa migliore sia fare il giro da Messina…
Sono anni che percorro la A20 ormai. Problemi simili non esistono in quell’autostrada malgrado sia tenuta male. Questo è il risultato di anni di inezie e indecisioni politiche per quanto riguarda la A19.
UNA CARREGGIATA E’ KAPUT, PROPONGO UNO SCAMBIO DI CARREGGIATA SU QUELLA IN DIREZIONE PALERMO RENDENDOLA A DOPPIO SENSO ! Altrimenti si percorre la A20 come faranno i mezzi pesanti e gli autobus.
A Tokyo ti sistemano un viadotto crollato in poche settimane. Provincia di PA è Terzo Mondo. Incredibile ma vero e siamo nel 2015. Non ho altre parole. 🙁
Se avessero ristrutturato e velocizzato la ferrovia ,invece di dare via libera ai pulman,oggi tutto sarebbe risolto.Se devono abbattere e ricostruire il viadotto….allora possiamo scordarci l”autostrada Palermo Catania per chi sa quanti anni…………..
@basilea Anni per rifare la campata sicuro, ma qui si parla di riaprire il tratto in direzione Palermo che è rimasto intatto, così da mantenere la continuità autostradale tra i capoluoghi. Se tutto va bene passano mesi per la riapertura della carreggiata in direzione Palermo, chiusa anch’essa per precauzione e per accertamenti da parte di ingegneri. Si può sopportare il disagio di un doppio senso di circolazione su una carreggiata per qualche km, ma non quello di percorrere una Statale per 40 km che non sopporta una tale mole di traffico perchè è a due corsie. Così com’è il solo viadotto in direzione catania dev’esere per forza ricostruito, mentre quello in direzione Palermo va apparentemente bene. Aspettiamo questa novità sull’istituzione del doppio senso di circolazione sul lato Palermo invece. Non puoi immaginare i disagi a cui saranno costretti tutti coloro che vanno oltre Scillato.
Metropolitano, parole sante. I giapponesi tirano fuori le infrastrutture dal nulla in tempo record con un livello di organizzazione imbarazzante. In un mese ti costruiscono un chilometro di ponte galleggiante.
Le ultime news dicono che ci vorranno anni solo per l’abbattimento della carreggiata ceduta.
No, ma dico io queste prese per il cu*o? In anni si costruiscono grattacieli.
Un livello di incompetenza a questo livello è più unico che raro. A quest’ora dovevano esserci già gli artificieri pronti a far detonare la carreggiata ceduta per vedere che si può fare con quella rimasta in piedi, invece tutti a farsi i selfie con il ponte distrutto.
Senza parole.
Comunque ipotizzano pure di creare una trazzera tra le montagne.
Si, ma intanto la ferrovia si potrebbe riattivare SERIAMENTE ,non con il solo treno delle 6,30, DA DOMANI !!! basterebbe solo la volonta’ di farlo proprio per cercare di ridurre il disagio,ma invece non riattiveranno niente perche’ siamo al sud !!!e di noi il governo se ne strafrega,tranne quando ci sono le elezioni e quando devono tassarci.
Per decenni hanno pensato solo al trasporto gommato, sperperando contributi a pioggia per le autolinee extraurbane, e trascurando il ferroviario.
Oggi le ferrovie hanno una ghiotta opportunità di rivincita
E oltre l’opportunità per FS, se il mercato non fosse così iperburocratizzato ne’ condotto da sterili dirigenti si potrebbe anche pensare di rimediare a questa emergenza con piccoli aerei da Palermo-Boccadifalco a Catania-Fontanarossa.
Se può interessare, c’è un’altra alternativa, magari per chi deve recarsi nel nisseno: la SS 285, che da Termini porta a Roccapalumba, attraversando Caccamo. Ovviamente è una strada di montagna, ma se uno non ha paura di guidare e non ha passeggeri troppo cagionevoli, può andare bene, specialmente nella bella stagione.
RESPONSABILITÀ DELLA REGIONE SICILIANA:
La Sicilia adesso è letteralmente tagliata in due eppure l’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo ha subito detto che «sarà questione di anni». Ma è normale?!
Semmai avrebbe dovuto dar garanzia del fatto che, nonostante la questione fosse complicata, si sarebbe fatto di tutto per cercare di risolverla nel più breve tempo possibile, ovvero avrebbe dovuto fare una dichiarazione di impegno.
Tra l’altro il movimento franoso che ha portato i piloni ad inclinarsi era noto da almeno 10 anni. Erano state fatte numerose denunce. Nonostante questo nessuno ha fatto niente per prevenire, compreso l’attuale assessore Pizzo che certamente era già a conoscenza dei rischi di cedimento di quel tratto. Adesso, come se niente fosse e come se anche lui non avesse una parte di responsabilità, se ne esce dicendo tranquillamente che risolvere il problema «sarà questione di anni», senza pudore.
Se non è in grado, che si dimetta.
Facciamo un riassunto:
-problemi al viadotto “Scorciavacche 2” sulla statale 121, tra Palermo e Agrigento;
-smottamento di una delle campate del viadotto “Petrulla”, tra Ravanusa e Licata;
– crollo del viadotto sul fiume Verdura, sulla statale tra Agrigento e Sciacca;
-cedimento di un giunto del viadotto “Geremia” sulla statale 646, da Caltanissetta a Gela;
– inclinazione dei piloni del viadotto Himera, dunque interruzione della A-19, da Palermo a Catania, già da anni “dimezzata” in più tratti a causa di lavori infiniti.
Il sistema viario siciliano è disastrato.
RESPONSABILITÀ NAZIONALI:
Va ricordato il recente, grave, scippo alla Sicilia dei fondi Pac (Piano di azione e coesione) da parte del Governo centrale.
Ecco i progetti che non si potranno più realizzare:
-il collegamento viario Nord-Sud (399,2 milioni, di cui 25 di fondi Pac);
-alcuni tratti della bretella di collegamento con l’aeroporto di Comiso (44,92 milioni, di cui 30 di fondi Pac);
-lo scorrimento veloce Licodia Eubea- A/19 (113 milioni di fondi Pac);
-interventi nel porto di Gela (49 milioni, di cui 30 di fondi Pac);
-interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico (79 milioni).
In particolare colpisce che il governo nazionale abbia tolto alla Sicilia i fondi per la mitigazione del rischio idrogeologico, che è una delle cause che stanno devastando le strade della Sicilia.
Queste sono cose di cui i siciliani dovrebbero essere informati, eppure non sempre lo sono.
Adesso la giunta regionale chiede lo stato di emergenza a Roma, e qualche testata nazionale scrive che è un film già visto il fatto che la Sicilia chieda denaro a Roma. In realtà ricevere “aiuti” è sacrosanto, anche perchè, come dicevo sopra, almeno una parte dei fondi che Roma ha trattenuto nei mesi scorsi spettavano di diritto alla Sicilia.
Pare che da domani arriveranno due nuovi treni tra Palermo e Catania. Chi sa qualcosa in più?
Che brutto colpo per l’ IKEA di Ct e Outlet di En!!!
Ikea? Che si fotta con tutto il resto delle invadenti multinazionali!
Invece, i governantucci regionali smuovano il proprio culo per aiutare quelli che per portate il pane a casa sono costretti a lavorare fra Sicilia Est e Sicilia ovest: camionisti, agricoltori, insegnanti, dottori, commercianti…
Poveri e sfigatissimi Siciliani, non ce ne va mai bene una!
Piacevole vedere che il viadotto ha ceduto. Ve lo meritavate!
Altrettanto piacevole vedere che non avete neanche minima idea sul da farsi.
Con un popolo come Voi questo è il meglio che potete attendervi.
Suggerisco che vendiate le autovetture ed acquistiate un robusto somaro.
Ahahaha…
Siete irredimibili.
Ma del resto perché vi lamentate se in fine avete ottenuto quello che avete sempre chiesto.
Siete stati accontentati.
…Anomymous? E che lingua sarebbe quella?
Forse intendevi “Anonymous”?
What a smug arsehole!
Oh, cotal poverino e derelitto, vita altresì inutile e vuota da provar gioia alle altrui disgrazie? Compassionevole.
Scusate, visto l’enorme disagio che noi cittadini Siciliani stiamo subendo per attraversare la Sicilia, perché non proporre al Presidente Crocetta ed all’Assessore Pizzo di congelare il pedaggio della tratta autostradale Palermo-Messina e Messina-Catania fino a che non verrà riaperta al traffico la Palermo-Catania?
Potrebbe essere u a soluzione per SCUSARSI con noi automobilisti dello stato penoso delle strade secondarie inesistenti…..
è possibile censurare questo Anomymous? Deve essere un pugliese frustrato che pensa di saperla lunga, ma spara solo stronzate.
Poi noi produciamo il 6% del Prodotto Interno Lordo (ottava regione in Italia) e forse è arrivata l’ora di privilegiare la produzione locale boicottando per quanto possibile i prodotti che arrivano da fuori. Quello che viene definito consumo a km zero e consumo critico. Sarebbe auspicabile anche trasferire il trasporto merci integralmente su rotaia, visto che la rete ferroviaria è assolutamente competitiva nonostante mancati investimenti. Mentre il viadotto richiederà anni, il raddoppio ferroviario Bicocca-Enna partirà l’anno prossimo (incredibile!) e quello Fiumetorto-Ogliastrillo è a buon punto (incredibile anche questo!)
Poi se dobbiamo continuare a credere che polentone è meglio, liberi di farlo, Repubblica e la propaganda di regime hanno centrato l’obiettivo.
Benedetto Bruno, Medoro, Zavardino, avete mai pensato d’andare in volontario esilio ?
Potreste trovarlo interessante.
Zavardino, secondo te, sarebbe un vanto il 6% del PIL nazionale prodotto in Sicilia? Come le misuri le cose? illuminami!
Zavardino, sono proprio le persone come te che dovrebbero tacere e lasciare fare a chi sa fare.
Sicilia = 12% del territorio Italiano
Sicilia = 8.4 della popolazione italiana.
Solo il 6% del PIL italiano – e poi – realizzato con quali produzioni ?
Carciofi, sole, mare, pizza ?
Facci sapere e potremo vantarci anche noi come fai tu !
Anomymous,
d’accordo, considererò di auto-esiliarmi.
Tu non ti presenti col tuo nome e cognome e preferisci presentarti come anonimo ma in qualche angolo della tua mente percepisci che scrivere “Anonimo” in lingua Italiana non ti farebbe apparire sufficientemente cornarura ed hai quindi deciso di voler apparire meglio di quello che realmente sei scegliendo un nickname in lingua Inglese; una scelta molto comune oggigiorno fra le pecore da gregge con la forza mentale di un elastico avvizzito ma alla fine non sei neanche riuscito a scrivere quella parola Inglese correttamente. E non è colpa mia. Io ti avevo solo fatto notare la tua stupida scelta conclusasi col tuo stupido errore.
Piantine di basilico?
Yes, all up your chuff. Best if you shove ’em up one at the time!
Ragazzi, DelRio ha detto che saranno abbattute entrambe le carreggiate, ma non ho capito se le abbatteranno contemporaneamente, oppure si baserano su questo schema:
1) abbattono la carreggiata in direzione CT per prima;
2) dirottano il traffico su quella rimasta in piedi in direzione PA;
3) poi costruiscono e aprono al traffico quella nuova per CT;
4) deviano il doppio senso e quindi tutto il traffico sul nuovo tratto;
5) quindi abbattono anche la carreggiata in direzione PA,la rifanno;
6) riportano il traffico come prima, una per senso di marcia.
Da quello che ho capito io:
1)Entro tre mesi ripristino della SP24 e realizzazione di viabilità alternativa tra le montagne per una lunghezza di 3 km
2)Demolizione immediata di cinque piloni corrispondenti a 300 metri di ponte
3)Poi si valuterà che fare sulla carreggiata rimasta in piedi
4)Ricostruzione del tratto crollato in due anni massimo
Si, ma come la collegano l’autostrada tre km dopo, dallo svincolo Scillato ? E’ tutta su viadotti. Fanno una rampa sul punto di contatto, all’altra estremità della bretella ?
Per l’economista Amomino:
SICILIA
Tipo dato
prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
2011 2012 2013
87 330.2 85 934.9 84 035.0
valore aggiunto Informazioni riguardanti l’elemento
77 940.7 76 645.5 74 919.6
imposte al netto dei contributi ai prodotti
9 389.5 9 289.4 9 115.4
PIEMONTE
Tempo e frequenza
2011 2012 2013
Tipo dato
prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
129 160.1 127 572.5 126 335.4
valore aggiunto Informazioni riguardanti l’elemento
115 886.8 114 817.1 113 809.9
imposte al netto dei contributi ai prodotti
13 273.3 12 755.4 12 525.6
PUGLIA
Tempo e frequenza
2011 2012 2013
Tipo dato
prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
69 645.1 68 886.9 66 355.9
valore aggiunto Informazioni riguardanti l’elemento
63 082.9 62 736.3 60 607.2
imposte al netto dei contributi ai prodotti
6 562.2 6 150.6 5 748.7
fonte ISTAT
Non starei più di tanto a ricordare i petrolchimici di Milazzo, Augusta, Priolo, Gela e il sistema industriale della Piana di Catania che generano un notevole reddito. Questi sono dati oggettivi. Poi se ci sono fonti che smentiscono l’Istat le attendiamo con ansia.
Proprio per la perifericità e per collegamenti non proprio eccellenti, il 6% del PIL è un buon punto di partenza.
Ciò detto auspichiamo una forte crescita infrastrutturale, soprattutto ferroviaria.
ahahahahahah… ci mancava solo il troll incapace di scrivere il proprio nick.
già 😀
Non vorrei smorzare l’entusiasmo di chi auspica interventi da parte della Regione per mitigare l’impatto di questo evento sul tessuto economico. Allo stato dell’arte, questo è praticamente impossibile.
1) I pedaggi della PA-ME-CT coprono quasi interamente gli stipendi dei casellanti (un esercito in rapporto al fabbisogno effettivo). In più, in pochi sanno che i 70mln di € che annualmente il Consorzio Autostrade Siciliano incamera dai pedaggi, sono di fatto bloccati dai 100mln di € di contenziosi che il CAS ha con soggetti privati. Addirittura, gli ufficiali giudiziari arrivano a pignorare quotidianamente gli incassi dei caselli più ricchi. Senza parlare dello spettro della revoca della concessione da parte del Ministero delle infrastrutture che si dovrebbe pronunciare questo mese.
2) La defiscalizzazione del carburante è un’ipotesi irrealistica, come irrealistico è che la Regione possa stanziare fondi per qualsivoglia opera di ammodernamento, ripristino, consolidamento. L’ultima finanziaria approvata conteneva, oltre ai tagli lineari, l’iscrizione a bilancio di un nuovo mutuo da miliardo 776 milioni di € per pagare l’indebitamento con le imprese del settore sanitario(acceso a Gennaio). Questo mutuo costerà 6mln di € al mese per 30 anni ai contribuenti siciliani solo per gli interessi passivi. A questo mutuo con relativi interessi, va aggiunto lo stock di debito accumulato pari a 7 miliardi 525 milioni e 547mila euro nel corso degli anni, di cui 2 abbondanti accumulati dal Dicembre 2013.
Per farla breve: ogni centesimo di euro che la Regione incassa, è gia virtualmente speso per altro, quindi bloccato.
3) I collegamenti aerei, anche se richiamano imprese gloriose come il ponte aereo tra Berlino Ovest e Est nel ’49, sono un’ipotesi irrealistica per tanti motivi.
Innanzitutto, Boccadifalco non ha i requisiti tecnico – geografici per cui l’Enac autorizzi il traffico di linea.
Per i collegamenti tra Punta Raisi e Catania, non esiste alcuna possibilità che qualsivoglia vettore aereo ci si butti senza sussidi pubblici, perchè sarebbe una tratta in perdita a prescindere secondo i criteri di sostenibilità economica del trasporto aereo. Senza contare che su quella tratta, in base allo stesso principio, l’unico aeromobile in grado di svolgere quel tipo di servizio sarebbe l’ATR, nè più grande nè più piccolo. Quell’aeromobile è in dotazione alla flotta Mistral Air, che già effettua con abbondante sussidiamento la continuità territoriale con Lampedusa e Pantelleria verso Trapani e Palermo.
Quindi, la vedo nera. A tinte color pece.
Se non ricordo male aerei ATR sono già presenti nella flotta Alitalia e anche in quella Etihad Regional e credo vengano usati giornalmente per le linee Roma Fiumicino-Ancona, Roma Fiumicino-Firenze e Roma Fiumicino-Bolzano per nominarne solo tre. Inoltre, malgrado una popolazione di sole 400.000 persone, elicotteri e piccoli aerei vengono usati spesso dagli Islandesi e anche, aggiungo, dagli Australiani…anche se quelli sono scenari che non riesco a vedere materializzarsi a breve in queste…ehm…due Sicilie. Sì, la situazione è decisamente nera. “A tinte color pece” di Drigo mi ha fatto esplodere in una risata.
Allora via terra no e via aerea neanche. Via mare? Almeno per alcune merci. Quanto tempo ci si impiega via mare dal Porto di Palermo al Porto di Catania?
Sabato scorso 11 aprile 2015, durante la trasmissione TGR Ambiente, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha detto che si vuole fare l’alta velocità in Sicilia! La notizia mi giunge nuova; sapreste dire di cosa si tratta? Sarebbe la stessa alta velocità del resto del paese? Cioè i Freccia Rossa in Sicilia? O soltanto un ammodernamento/contentino per far camminare giusto il freccia Argento (quindi i lavori che ci sarebbero attualmente Ogliastrillo, Cefalù)?
Questo il link:
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/rubriche/PublishingBlock-11a4cf50-c5e0-4a26-a585-da9e8af4a3c3.html
Minuto 21:30
Spero che qualcuno sappia parlarne!
@benedetto bruno: hai ragione sugli ATR di Alitalia. Io mi riferivo a quelli effettivamente basati in Sicilia (Mistral Air, ex di Poste Italiane, è stata acquisita da Alitalia prima che Etihad la inglobasse). Sul trasporto marittimo non ho abbastanza competenze per pronunciarmi
@Irexia: sul punto c’è molta confusione “istituzionale”. In teoria, il progetto da 11mld di € riguarda la velocizzazione della tratta PA-ME-CT, per trasformarla in una linea AV-AC, vale a dire:
Alta velocità: cioè fino a 300km/h
Alta Capacità: linea dotata di sistemi di controllo integrati che consentono frequenze di transito più elevate dei treni passeggeri ed a velocità più sostenute (ma non da AV, cioè fino a 200km/h).
Ora, su una linea AV-AC possono circolare sia i Frecciarossa (ETR 500) che i treni Pendolino (o Frecciargento: ETR485,ETR600, ETR 610).
Esiste da anni un progetto preliminare per la linea AV/AC Palermo-Catania diretta, ma è un progetto faraonico che si svilupperebbe per più della metà del percorso in galleria a partire da Cefalù. (http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=4e6576b62915b310VgnVCM1000008916f90aRCRD)
P.S: il frecciaargento, tra l’altro, è un signor treno. Essendo ad assetto variabile, può circolare a velocità sostenuta anche sulle linee tradizionali, e arrivare a 250km/h su quelle AV. Considera che il Frecciarossa arriva a 300km/h solo sulla Bologna-Milano e Milano-Torino. Normalmente procede a 250km/h (dalla mia esperienza mensile sulla tratta Milano-Roma)
Salve a tutti, avrei bisogno di un’informazione urgente per favore, vorrei sapere da Pozzallo quale percorso mi conviene fare in macchina per arrivare a Palermo.
Grazie mille in anticipo a chi mi aiuterá. 🙂